LA RISTORAZIONE ITALIANA IN TESTA ALLA CRESCITA, PERIODO PIU’ CHE POSITIVO

I numeri della spesa per mangiare fuori casa tornano ad essere quelli pre-crisi, numeri positivi per il settore ristorazione del bel paese

Anno di svolta, il 2017, per la filiera agroalimentare italiana, i numeri sembrano finalmente crescere ed andare nel verso giusto. A capo della ripresa c’è il settore della ristorazione, addirittura al di sopra dell’agricoltura e dell’industria alimentare, portando l’Italia ad essere il terzo mercato in Europa (dopo Regno Unito e Spagna) per quanto riguarda i consumi nel settore (+2,4 miliardi nell’ultimo anno).

I dati della ripresa vengono fuori dal rapporto ristorazione Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) presentato nella sede Confcommercio Milano- Lodi- Monza Brianza a gennaio di quest’anno e dedicato a Gualtiero Marchesi per la sua “intelligenza ed umanità nella ristorazione italiana”.

I numeri del rapporto sono più che confortanti: cresce la domanda nel settore (+2,5 miliardi), la spesa delle famiglie per mangiare fuori casa supera gli 83 miliardi e, di conseguenza, aumenta notevolmente anche il tasso di occupazione (+3,3% rispetto al 2016).

“Restiamo la componente principale della filiera agroalimentare italiana nella creazione di valore e di occupazione" sostiene Enrico Stoppani, presidente Fipe, aggiungendo che, al giorno d’oggi, il settore della ristorazione in Italia è tra i pochi in grado di creare dei posti di lavoro.

Effettivamente gli investimenti non mancano, anzi, crescono molto velocemente: l’ultimo trimestre del 2017 ha registrato oltre 15mila aperture di nuove imprese tra bar e ristoranti (Lombardia, Lazio e Campania le regioni più gettonate), a sostegno della tesi anche Cogefim, attiva da anni nel campo dell’intermediazione aziendale.

I numeri della spesa per i pasti consumati fuori casa sono pari a quelli pre-crisi, creando un ottimo trampolino di lancio per tentare di lasciarsi alle spalle gli anni neri dell’economia italiana. C’è ancora molto da recuperare, soprattutto sul versante produzione i numeri non sono ancora quelli giusti, ma sembra essere sulla giusta strada.

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